Giornata Mondiale della Fibromialgia

il 12 maggio facciamo Luce sulla Fibromialgia per illuminare la strada della ricerca verso la guarigione

Anche per l’anno 2024 l’Associazione di Volontariato CFU Comitato Fibromialgici Uniti (in breve CFU-Italia OdV) organizza iniziative in occasione della Giornata Mondiale della fibromialgia  che si celebra il 12 maggio  tra cui l’iniziativa “Facciamo Luce sulla Fibromialgia di CFU-Italia Odv”.

L’associazione CFU-Italia OdV ha sede legale ha Castenaso (BO) ed il Direttivo è composto dalla Presidente Barbara Suzzi, la Vice Presidente Catia Bugli e responsabile staff nazionale, Sabrina Albanesi Responsabile rapporti Istituzionali, oltre che dalle referenti in tutto il territorio nazionale.

Facciamo Luce sulla Fibromialgia di CFU-Italia Odv” il 12 maggio 2024 è di una delle iniziative con la partecipazione dei Comuni che aderiscono al nostro progetto “Comuni a sostegno di chi soffre di fibromialgia” cominciato anche nel piacentino da metà aprile 2021 con la nuova referente provinciale Maria Carla Cejas anche lei fibromialgica, iniziando a dare voce agli “invisibili fibromialgici” nella nostra provincia grazie all’incessante attività di CFU Italia Odv con l’importante sostegno delle istituzioni locali comunali e provinciali,  Ausl di Piacenza, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Palazzo XNL.

Dalla sera del 12 maggio invitiamo i Sindaci di tutto il territorio nazionale ad illuminare di viola un monumento (in modo anche virtuale), un luogo di storia o cultura rappresentativo della propria città affinché, metaforicamente, la cittadinanza possa prendere consapevolezza riguardo questa sindrome cronica ed invalidante e darne il più possibile diffusione a tutta la cittadinanza attraverso i social, le testate giornalistiche on line e la stampa cartacea.

L’elenco dei Comuni aderenti od ai quali abbiamo fatto richiesta sarà visibile sulla pagina Facebook di Fibromialgia News by CFU-Italia odv e contattando i Comuni.

Questa iniziativa ha un grande valore simbolico: illuminare la strada della ricerca verso la guarigione.

La solidarietà si propaga attraverso lo splendore per sottolineare la necessità di far luce sulla Fibromialgia e tutto quello che ruota intorno ad una patologia che genera sconforto e isolamento in coloro che ne soffrono.   

Di fibromialgia soffrono circa 3 milioni di italiani, prevalentemente donne ma non solo.

In aumento sono infatti le diagnosi su uomini e bambini in età scolare.

È una malattia orfana di farmaci specifici, di esami strumentali per individuarla – la diagnosi viene fatta ad esclusione – di prassi terapeutiche omogenee sul territorio nazionale. 

È ritenuta socialmente invalidante in quanto la cronicità riduce la capacità di svolgere come prima tutte le attività quotidiane e di relazione sociale.

Non è ancora stata inserita nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), non è quindi riconosciuta a livello di Sistema Sanitario Nazionale e per questo si batte ogni giorno l’associazione CFU-Italia Odv anche avendo portato un Disegno di legge che speriamo passi presto al Governo.

La Sindrome Fibromialgica è chiamata anche “invisibile” perché viene spesso sottovalutata anche da chi abbiamo attorno: a volte in modo inconsapevole perché non conoscono ed a volte purtroppo consapevolmente perché “non ci credono” visto che non lascia segni esterni visibili.

Non lascia segni, nulla di così “eclatante” e visibile esternamente fisicamente come possa essere una cicatrice, ma il nostro corpo è in realtà martoriato da dolori cronici e da un insieme di tanti sintomi collaterali.

Esternamente tutto è “integro e normale”, anzi spesso definitivo “dolore immaginario” anche per questo motivo e perché nonostante tutto andiamo avanti cercando di sorride alla nostra “nuova vita” con un dolore cronico reale.

È però inevitabile che il dolore cronico condiziona emotivamente e fisicamente chi ne è affetto, anche perché troppo spesso non creduti da famigliari, amici, colleghi, conoscenti e la società in generale.

La vita di un fibromialgico che sia uomo o donna racconta dietro un sorriso sul volto, il continuo avvicendarsi di tantissimi sentimenti diversi dal momento in cui arriva finalmente la diagnosi faticosamente cercata e non si è più considerati “malati immaginari”, all’accettazione della patologia dovendo accettare che “il nostro corpo ci ha tradito”, usando le parole di Sabrina Albanesi del Direttivo CFU-Italia Odv.

Sì, il nostro corpo è “diverso” anche se non lo abbiamo voluto noi, perché la nostra vita è inevitabilmente stata stravolta dal dolore cronico, ma non possiamo smettere di cercare ogni giorno nuove strategie per continuare a “ricercare la nostra vita” o almeno parte di essa e soprattutto dobbiamo cercare di riconciarsi con il nostro “nuovo corpo”, perché è giusto continuare a vivere, dato che non significa rassegnarsi e rinunciare alla vita.

Un fibromialgico prova tanti sentimenti contrastanti: dall’inizio il disorientamento alla ricerca di una mancata diagnosi, la solitudine di chi non ci crede ci abbandona e deride, la disperazione di non potercela fare, la paura di non riuscire più ad essere “quelli di prima”, la rassegnazione che non significa resa, ma accettazione della patologia, la resilienza e la rinascita per costruire una “nuova vita”.

Un ruolo fondamentale in questo percorso lo svolgono le associazioni di volontariato come CFU-Italia Odv composto da malati ed un Comitato Tecnico Scientifico di Medici specialisti, che sono tutti insieme un tramite tra pazienti e medici in tutta Italia, per trovare insieme sostegno morale fisico e terapeutico in grado di permetterci di convivere nel migliore modo possibile con il dolore cronico.

Le associazioni di volontariato come CFU-Italia Odv svolgono anche un ruolo sociale, riunendo le persone ed aiutandole a non sentirsi più sole ed invisibili, a non dover sopportare più da sole il dolore, ma trovare ad esempio nelle referenti provinciali e regionali, insieme a tutto il Direttivo, un concreto sostegno, ad uscire di casa e vivere.

Sia che voi siate fibromialgici o che vogliate conoscere la patologia per aiutare chi ne soffre, sostenere i progetti dell’Associazione di Volontariato CFU-Italia Odv potete seguire i nostri social con tutte le iniziative sia on line che in presenza in tutta Italia: Fibromialgia News by CFU-Italia odv su Facebook ed il gruppo di sostegno, oltre che il canale di You Tube CFU-Italia, oltre che il sito www.cfuitalia.it

Potete contattare la referente di Piacenza e provincia di CFU-Italia Odv alla mail cfu.er.carlacejas@gmail.com ed il numero 3514874156 sia come malati che volontari per continuare ad informare e sensibilizzare insieme la cittadinanza sulla fibromialgia e sostenere i malati, perché “Un dolore condiviso è un dolore dimezzato. Una gioia condivisa è una gioia raddoppiata”.