Giornate FAI di Primavera

Tornano nel primo weekend di primavera (22-23 marzo) le Giornate FAI, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti in 400 città. Quattro le aperture organizzate nella nostra provincia, a cura dei volontari FAI, a Piacenza, Monticelli d’Ongina e Travo

sono tutte accessibili senza prenotazione e verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 € a sostegno delle attività di restauro, tutela, valorizzazione del patrimonio d’arte e natura italiano in cui il FAI si impegna dal 1975.

La Delegazione FAI di Piacenza e il Gruppo FAI Giovani porteranno alla scoperta di Palazzo Mandelli – uno dei più sontuosi palazzi del centro storico di Piacenza, oggi sede della Banca d’Italia – e di Palazzo Ferrari Sacchini Calciati Costa , già sede del Ministero del Tesoro e da alcuni anni chiuso al pubblico e non utilizzato; il Gruppo FAI di Monticelli d’Ongina propone un’apertura speciale tra acqua e terra, una visita alle opere idrauliche di Isola Serafini che costituiscono un corridoio ecologico per la fauna ittica del fiume Po e una via di comunicazione turistica e commerciale; con il Gruppo FAI di Bobbio si seguirà invece un percorso alla scoperta del borgo antico di Travo. Di seguito gli appuntamenti nel dettaglio.

PALAZZO FERRARI SACCHINI CALCIATI COSTA (Via Carducci 11, Piacenza)
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 (ultima visita h 13) e dalle 15 alle 18 (ultima visita h 18) – Il palazzo, di proprietà demaniale e già sede del Ministero del Tesoro, da alcuni anni chiuso al pubblico e non utilizzato, fu voluto dal conte Corrado Ferrari che decise intorno al 1680 di ricostruire la propria dimora affidandone il progetto ai bolognesi Bibiena famiglia di architetti, pittori, scenografi giunti in Piacenza sul finire del XVII secolo al servizio dei Farnese. Un’apertura inedita ed eccezionale con accesso agli spazi del piano nobile tra scaloni, grandi saloni affrescati e salottini decorati. Un luogo che non smette di stupire e di sorprendere per la cura dei dettagli nelle opere d’arte e architettura che contiene. A guidare la visita è senz’altro lo stupore per l’apparato decorativo e architettonico che suscita una continua meraviglia per la strabordante bellezza da cui si è circondati.

PALAZZO MANDELLI ORA SEDE DELLA BANCA D’ITALIA(Via Mandelli 14, Piacenza) – Sabato e domenica dalle 10 alle 13 (ultima visita h 13) e dalle 15 alle 18 (ultima visita h 18)
Uno straordinario palazzo storico settecentesco, normalmente non visitabile poiché sede della Banca d’Italia, che conserva tutta l’atmosfera della dimora storica del suo tempo, tra eleganti architetture e ricche decorazioni d’epoca. Segno distintivo sono le due balconate d’angolo curvilinee decorate che, nello spirito dello stupore barocco, appaiono come un colpo di scena nell’ordinata struttura urbana del centro storico. Oltre alla facciata, di grande rilievo è il vastissimo atrio da cui parte un elegante scalone che porta ai piani superiori caratterizzati da un’infilata di sale decorate che conservano ancora le antiche porte laccate e le decorazioni pittoriche sulle volte. Una visita esclusiva, a un edificio normalmente accessibile al pubblico solamente per i normali servizi svolti dagli uffici comunali. Grazie a questa apertura, i visitatori potranno fare un salto nel passato: sarà approfondita l’evoluzione delle destinazioni d’uso dell’edificio che, da iniziale condizione di castello nobiliare della famiglia Scotti, è passato ad avere una funzione pubblica per i cittadini, ospitando il comune di Carpaneto. Degna di nota sarà la visita alla “Sala Bot”, emblema della pittura futurista degli anni Trenta del 1900 e unicum nel suo genere, dipinta dall’artista piacentino Osvaldo Barbieri, detto Bot, con la tecnica dell’aeropittura.

LE OPERE IDRAULICHE DI ISOLA SERAFINI (Isola Serafini, Monticelli d’Ongina) – Sabato e domenica dalle 10 alle 13 (ultima visita h 13) e dalle 15 alle 17 (ultima visita h 17)
Ritrovo presso la conca di navigazione, indicazioni: https://maps.app.goo.gl/nqaWehcCRSh1VHyF9
Attenzione: per chi arriva da Piacenza o dal lodigiano impostare il navigatore con destinazione Monticelli d’Ongina (PC) e da lì seguire i cartelli stradali per Isola Serafini e le frecce arancioni FAI presenti in loco.
La conca di navigazione di Isola Serafini è l’unica chiusa presente sul corso del fiume Po, un’opera di grande complessità tecnologica e costruttiva, considerata la più importante d’Italia per il dislivello che consente di superare. Il passaggio per pesci sito nel comune di Monticelli d’Ongina è il più grande e complesso impianto a bacini successivi mai costruito in Italia e uno dei maggiori in Europa. Esso permette il passaggio della fauna ittica in entrambi i sensi, assicurando la riconnessione del fiume Po con qualsiasi portata idrica e, insieme a quelli realizzati sui fiumi Ticino e Tresa, ha permesso di riconnettere l’Adriatico ai laghi Maggiore e di Lugano. Questa apertura consentirà ai visitatori di approfondire due delle più importanti opere idrauliche di Isola Serafini, che costituiscono degli unicum per il territorio su scala nazionale e non solo. Sarà possibile scendere di otto metri al di sotto del livello del fiume per scoprire da vicino il più grande e complesso passaggio per pesci a bacini successivi mai costruito in Italia. In occasione delle Giornate FAI di Primavera sarà possibile accedere, in via del tutto eccezionale, anche agli spazi di competenza della conca di navigazione, normalmente non accessibili, per conoscere questo manufatto, la sua funzionalità e il ruolo rivestito dai concari nella quotidiana vita di fiume. I visitatori potranno inoltre approfondire, accompagnati dai volontari FAI, la storia e la conformazione geografico-naturalistica di Isola Serafini, grazie a un percorso a piedi che collega i due siti.

TRAVO: DAL BORGO ALLA CHIESA DI SANTA MARIA (Ritrovo in Piazza Trento, Travo) – Solo domenica ore 10 e 11.30 e ore 14 e 16
Il Borgo antico di Travo presenta un impianto originario tipico dell’architettura militare, probabilmente a forma quadrilatera, ai cui vertici esistevano quattro torri a sezione, delle quali attualmente rimane solo quella di nord-ovest che si affaccia sulla piazza. Sempre all’interno del nucleo antico sorge la chiesa di Sant’Antonino (secolo XI) la cui struttura, a tre navate con absidi a volta affrescate, è stata in parte modificata da restauri ottocenteschi. Il coevo Oratorio di Santa Maria, collocato sulla strada provinciale a nord del paese e recentemente restaurato, presenta facciata a capanna in pietra a vista ed interno ad unica navata. Contiene un frammento di trabeazione romana, affreschi databili tra il XIII e XV secolo, una statua lignea settecentesca della Madonna Addolorata e un cassone, appartenuto alla famiglia Anguissola, che ricorda un leggendario “Miracolo dei pani” di san Francesco. Il percorso delle Giornate FAI di Primavera 2025 si snoderà nelle stradine silenziose del Borgo antico di Travo, invitando i visitatori ad ascoltare storie e leggende sussurrate da antiche Pievi e Oratori millenari e dalle mura poderose di un Castello le cui stanze erano un tempo dimora di soldati e cavalieri, contesse e famose scrittrici. Proprio dalla Torre del Castello si potranno ammirare a 360° tutte le bellezze del territorio, immersi nell’invisibile energia emanata dalle due grandi Pietre, la Parcellara e la Perduca, da sempre custodi di quei luoghi e dei loro antichi culti e misteri.

INFORMAZIONI – I visitatori possono recarsi nei luoghi delle visite negli orari di apertura indicati e accreditarsi per formare il gruppo di visita. L’accesso è garantito fino ad esaurimento posti. Le visite FAI a Piacenza, Monticelli d’Ongina e Travo sono accreditate presso l’Ordine Architetti PPC di Piacenza e verrà rilasciato 1 credito formativo ad ogni architetto che parteciperà ad ognuna delle visite guidate registrando la propria presenza in loco al banchetto. Le visite si svolgeranno anche in caso di maltempo. Programma delle aperture e delle visite su: www.giornatefai.it