Incontro con Fabio Geda e Enaiatollah Akbari

organizzato dalla Biblioteca Passerini-Landi e dalla Fabbrica dei Grilli giovedì 28 gennaio alle ore 18

A pochi mesi di distanza dal premio Giana Anguissola, la Biblioteca Passerini Landi di Piacenza è felice di ospitare nuovamente lo scrittore Fabio Geda, questa volta in coppia con Enaiatollah Akbari, coautore con Geda di “Nel mare ci sono i coccodrilli” e “Storia di un figlio. Andata e ritorno”.

L’incontro online potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca Passerini-Landi, giovedì 28 gennaio alle ore 18.
Partecipano: Graziano Villaggi, direttore della Biblioteca Passerini-Landi e Bernardo Carli, responsabile di Fabbrica&Nuvole libri
Conduce: Gabriela Zucchini, Equilibri


“Fabbrica&nuvole” Onlus opera per la promozione e l’inclusione sociale nel quartiere Roma di Piacenza; da oltre sette anni ha aperto una attività di scambio libri gratuito promuovendo la lettura in collaborazione con biblioteche e librerie indipendenti. Dal 2012, con il nome di “Fabbrica dei Grilli A.p.S.” favorisce l’incontro tra la cittadinanza storica e le persone immigrate attraverso la valorizzazione delle diverse culture.

Nell’ambito del progetto “La Scelta di leggerePiace” la Biblioteca Passerini-Landi e la Fabbrica dei Grilli hanno già collaborato in diverse occasioni e l’evento conclusivo di questo ciclo sarà proprio l’incontro con questi autori di fama internazionale.

L’evento è realizzato con il finanziamento del Centro per il Libro e la Lettura

FABIO GEDA è nato nel 1972 a Torino, dove vive. Si occupa di disagio minorile e animazione culturale in qualità di educatore. Ha scritto su «Linus» e su «La Stampa» sui temi della crescita e dell’educazione. Collabora stabilmente con la Scuola Holden, il Circolo dei Lettori di Torino e la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Il suo primo romanzo, pubblicato nel 2007, Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani (Instar Libri, ora Feltrinelli), è stato finalista al Premio Strega. Nel 2010 ha scritto Nel mare ci sono i coccodrilli, pubblicato da Baldini e Castoldi Dalai, che ha avuto uno straordinario successo di vendite in Italia ed è stato tradotto in 28 paesi. Letto in tante scuole italiane, il libro è stato tradotto in spettacoli teatrali, in audiolibro ed è entrato nell’elenco dei finalisti del Premio Strega. Nel 2020, a distanza di dieci anni, è uscito il seguito della storia di Enaiatollah Akbari, Storia di un figlio. Andata e ritorno, sempre con Baldini e Castoldi. Al tema intergenerazionale, della memoria e delle incomprensioni familiari è dedicato il romanzo L’estate alla fine del secolo, Dalai Editore, 2011. Nel 2017 ha pubblicato con Einaudi Stile Libero l’intenso e coinvolgente romanzo Anime scalze. Tra il 2015 e il 2018 è uscita la saga distopica per ragazzi Berlin, scritta a quattro mani con Marco Magnone, come pure Il lato oscuro della luna, prequel di Berlin, edito da Mondadori nel 2020.


ENAIATOLLAH AKBARI è nato in Afghanistan e vive a Torino. Ha circa dieci anni quando viene condotto in Pakistan dalla madre e lì abbandonato. In realtà si tratta di un atto d’amore: l’abbandono è un modo per salvargli la vita. Enaiatollah rimane a lungo in Pakistan e riesce a sopravvivere, a guadagnare e a farsi degli amici. Con Sufi, un ragazzo timido ma audace, decide di recarsi in Iran. Dopo un lungo viaggio arrivano in una città dove sono assunti come manovali, ma la polizia spesso interviene e li rispedisce in Afghanistan. Enaiatollah decide quindi di recarsi in Turchia: un tragitto nel sottofondo di un camion, alte montagne da scalare per giorni e giorni, assiderati dal freddo. Il paese risulta inospitale e così partono per la Grecia. C’è da attraversare un tratto di mare. Ci saranno i coccodrilli?, si chiedono i ragazzi che si ritrovano di fronte onde enormi. Ma riescono ad approdare in Grecia, e a raggiungere Atene. Dopo un’avventurosa traversata su un gigantesco rimorchio, Enaiatollah si ritrova a Venezia. Di lì passa a Roma e poi a Torino, dove finalmente incontra una famiglia che lo ospita e lo adotta. Viene accolto in Italia come rifugiato politico e inizia a studiare, imparando la lingua. Si laurea, e tuttora lavora e vive in Italia.