Di Francesco Petronzio su Il Nuovo Giornale (25 maggio 2023)
Quattro volti nuovi per quattro nuove sfide. Il volontariato non è solo “di emergenza”, sono tanti gli ambiti in cui si può offrire il proprio contributo. La terza fase della campagna “Io amo”, lanciata dal Csv Emilia col patrocinio del Comune di Piacenza, si concentra sugli studenti degli atenei piacentini. Presenti alla conferenza stampa i rappresentanti di Università Cattolica del Sacro Cuore, Università di Parma e Politecnico di Milano. “La campagna – ha spiegato Laura Bocciarelli, vicepresidente Csv Emilia – presenta dodici grandi ambiti in cui impiegare il proprio tempo e le proprie competenze. Oggi presentiamo gli ultimi quattro: eventi di piazza e raccolta fondi, supporto amministrativo, servizio consegna pacchi e riordino spazi. Invito la cittadinanza ad approfondire il progetto sul sito www.ioamo.net per poi avanzare candidature. Al momento hanno aderito 83 nuovi volontari piacentini, con una età media piuttosto bassa, in linea con quella dei nostri volontari (38 anni). Siamo soddisfatti e speriamo con questa terza uscita non solo di incrementare il numero, bensì di aver mosso qualcosa nella cittadinanza per mettersi a disposizione. Enti e istituzioni del territorio sono veicoli per promuovere la campagna, perciò abbiamo chiesto la collaborazione delle università affinché si facciamo promotrici di questa campagna. Contare sul loro appoggio per noi è molto importante”.
Al Politecnico il volontariato è requisito per la Borsa di studio
L’adesione da parte degli atenei piacentini è stata immediata. “Riteniamo che il volontariato sia una missione in cui anche i nostri studenti debbano essere coinvolti”, dice Dario Zaninelli, prorettore del polo territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano. “Il nostro ateneo – prosegue – aderisce già al Vicinato solidale, iniziativa del Comune, affinché i ragazzi dedichino qualche ora a settimana alla compagnia degli anziani. Stimolare i nostri ragazzi a queste iniziative penso sia molto utile. Ogni anno proponiamo un corso per l’uso del defibrillatore, donatoci dal Progetto Vita, che è sempre molto frequentato, a differenza di altre attività extracurricolari. Il volontariato dà anche la possibilità di fare curriculum: è uno dei requisiti, insieme alla media e al reddito, d’accesso alla Borsa di studio Pizzigati-Minoja”.
La Cattolica è da sempre impegnata nel volontariato
Al centro dell’attenzione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ci sono “la persona e la qualità delle relazioni personali”, evidenzia il direttore della sede di Piacenza e Cremona Angelo Manfredini. “Sulla solidarietà abbiamo bisogno tutti di crescita – aggiunge –: da sempre l’Università Cattolica attiva progetti di sviluppo con Paesi dell’Asia e dell’Africa. Inoltre, noi amministrativi abbiamo la possibilità di donare mensilmente una percentuale del nostro stipendio a un’istituzione internazionale di solidarietà”. La prima settimana di ottobre l’Università Cattolica celebra la “settimana del dono”, con interventi di testimoni, concerti e iniziative di solidarietà. “L’attenzione non si limita a quella settimana ma deve essere trasversale tutto l’anno – avverte Manfredini – coinvolgiamo nelle iniziative di volontariato anche gli studenti fuorisede che vivono al Collegio Sant’Isidoro e alla Residenza Gasparini”.
Infermieristica: la cura della persona è naturale
Anche l’Università di Parma è da tempo in contatto col Csv Emilia. “Anche i nostri studenti hanno la possibilità di fare curriculum attraverso il volontariato – sottolinea Cinzia Merlini, direttore delle attività didattiche professionalizzanti del corso di studi in Infermieristica -. L’università ha istituito un corso a cui è legato un progetto di volontariato che fornisce crediti formativi universitari. Per i nostri studenti, che studiano per una professione di aiuto, il volontariato è naturale”. Anche la sede piacentina dell’ateneo parmense prevede la settimana del dono, che riguarda il sangue e gli organi. “Quest’anno – prosegue Merlini – sono stata contattata dal Comune e abbiamo svolto un’attività di volontariato e supporto per una fascia di età di minori che continuano ad avere problemi legati al lockdown”.
I testimonial piacentini
Mariapia Gliozzo, Loris Burgio e il giovanissimo Giovanni Buttafava sono i volti nuovi della campagna “Io amo”. “Attaccare bottone è uno slogan che mi caratterizza – commenta Mariapia Gliozzo – perché facilmente faccio amicizia con persone. La mia esperienza di volontariato si concentra perlopiù sulla Caritas, per cui faccio parte di un percorso di comunità pastorale. È bello riuscire in questi ambiti a essere sé stessi, perciò c’è molta apertura da parte dell’altro. Il volontariato arricchisce la persona e consente di avere uno spaccato della città che in altro modo non sarebbe possibile avere”.
Nella foto, da sinistra, Angelo Manfredini (Università Cattolica del Sacro Cuore), Cinzia Merlini (Università di Parma), Dario Zaninelli (Politecnico di Milano), Laura Bocciarelli (Csv Emilia), Mariapia Gliozzo (volontaria e testimonial della campagna).
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