Paolo Rebecchi nella Direzione Nazionale di ANPAS

In data 25, 26 e 27 Novembre a Roma, si è tenuto il Congresso Nazionale di ANPAS. L’evento in questione ha visto un’alta affluenza di rappresentanti del movimento provenienti da tutta Italia, ed ha evidenziato diversi ospiti illustri, tra cui il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, la Vice Presidente del Senato della Repubblica Dott.ssa Maria Domenica Castellone, l’Onorevole Giuseppe Conte, il Presidente di Croce Rossa Italiana Francesco Rocca e tanti altri. Oltre ad essere stati tre giorni di intenso lavoro e concertazione, Sabato 26 si sono tenute inoltre le elezioni dei membri del nuovo Consiglio Nazionale.

Il Consiglio Nazionale, composto formalmente da 36 membri, si è riunito quest’oggi Sabato 3 Dicembre nella sede Nazionale di Firenze, per l’elezione del nuovo Presidente e per la nomina della Direzione Nazionale, che avrà il compito di attuare le linee guida del Consiglio del movimento, che oggi sulla penisola può contare su oltre 900 Associazioni, 100.000 Volontari e 500.000 Soci.

Niccolò Mancini è il nuovo Presidente che succede a Fabrizio Pregliasco, che rimarrà attivo nel movimento presso il Comitato ANPAS Lombardia.

Nell’ organo di Direzione Nazionale, è stato nominato anche il piacentino Paolo Rebecchi, che da anni è alla guida del movimento locale. Rebecchi prosegue un percorso ventennale che lo ha visto impegnato in ambiti diversi; lo stesso “nasce volontario della Pubblica Assistenza Croce Bianca Piacenza”, di cui tutt’ora fa parte all’interno del Coordinamento. Entrato nell’ Anpas ha svolto diversi incarichi di cui si evidenziano passaggi importanti a favore della popolazione piacentina e non solo, come la collaborazione per la nascita della Centrale Provinciale CUT (Centrale Unica dei Trasporti), di cui lo stesso Rebecchi è stato co – fondatore. Rebecchi ha avuto un ruolo fondamentale spesso citato anche al di fuori dei confini provinciali, in merito al coordinamento del movimento nelle fasi più critiche dell’emergenza Covid – 19, che ha visto ANPAS come elemento fondamentale durante le operazioni di soccorso sanitario in Convenzione con il 118 e quelle di trasporto nella nostra Provincia.

Lo stesso Rebecchi nel 2014 all’interno della Direzione Regionale di ANPAS Emilia Romagna, era stato delegato al delicato settore della Protezione Civile. In quel ruolo, che ha ricoperto per diversi anni, ha preso parte a diverse emergenze (tra cui terremoti, alluvioni, ricerche di persone scomparse, ecc…), e nel 2017 è stato inoltre inviato a Bruxelles presso il Parlamento Europeo a seguito del “Progetto Adapt (Awareness of Disaster Prevention for Vulnerable Groups)”.

A livello Nazionale, per ANPAS, si è occupato di Comunicazione Esterna, particolarmente sensibile dato anche il delicato momento storico che si sta vivendo su tematiche socio sanitarie.

“ Sono onorato per l’opportunità che mi è stata data; sono convinto che ci aspettano momenti in cui occorerà saper leggere molto bene i bisogni e le necessità. Certamente il movimento si spenderà con determinazione come ha fatto dall’inizio della sua storia. Sarà importante, come sempre, lavorare con massima dedizione e lucidità anche quando sarà complesso farlo. Ringrazio le persone che anche qui a Piacenza mi sono a fianco nei vari ambiti. Abbiamo un gruppo coeso: la crescita non è mai individuale ma di tutto il team”, ha detto Rebecchi.

ANPAS, in ottica futura, tra i tanti punti di sviluppo, punterà al sostegno di politiche di prossimità per fornire risposte adeguate alle esigenze specifiche dei macro gruppi sociali (famiglie di qualsiasi tipo – giovani e giovanissimi – terza età), coordinando le diverse misure e promuovendo strumenti di partecipazione tra pari (nell’educazione formale ed informale, nella sanità, nei servizi generali, nei servizi alla famiglia, nell’educazione alla multiculturalità). Punterà al sostegno di politiche per lo sviluppo e l’infrastrutturazione sociale delle periferie e delle aree interne, valorizzando e mettendo a sistema gli interventi innovativi dell’associazionismo e della società civile, in modo da contrastare le povertà e le disuguaglianze socio-economiche.