Sorge naturale pensare alla pace come ciò avverrà dopo la guerra soprattutto nel periodo storico che stiamo vivendo.
Parliamo di pace solo in contrapposizione a un conflitto, ma quante volte abbiamo ricercato la pace come valore primario?
Quanto è ormai utopico il raggiungimento di una convivenza serena senza che debba essere considerata la calma prima della tempesta?
L’equilibrio mondiale dipende sempre da regole che imponiamo sia per i conflitti che per mantenere la pace apparente una volta raggiunta, ma trascuriamo le regole di una convivenza civile che idealmente preverrebbe la frammentazione della concordia.
Dal punto di vista geopolitico, le guerre sono relativamente lontane da noi e spesso ci sentiamo di vivere in una sorta di zona franca, riparati dalle conseguenze, come se fossimo spettatori e non anche attori o vittime. Ciò nonostante, l’anno 2022 ci ha insegnato che non esiste nulla di più lontano dalla realtà.
Nella XXII edizione di Cives, lo spazio di formazione civica della Diocesi Piacenza-Bobbio e dalla sede piacentina dell’Università Cattolica, esploreremo gli effetti dei conflitti sia a livello personale che sociale, cercando di individuare il cammino verso un futuro migliore e ridisegnare il concetto di pace.
Vedi qui